A che serve ormai il vento
se da te non mi porta
è solo un bussare invano
contro un immobile porta
A che serve il mio cuore
se non sa battere da solo
Perché se provo a volare
poi da solo io non volo
La bufera sul mio volto
mi cinge anima e testa
Come un tronco divelto
come il cuore che detesto
Perché mi va stretto
é troppo ingombrante
Resta sempre presente
mentre tu sei distante
Se sapessi ignorarlo
se potessi estirparlo
Forse i miei pensieri
non sarebbero un tarlo
Ma non ci riesco
non ne sono capace
E cerco altro rumore
mentre l'anima tace
Sui pensieri c'è neve
che scende copiosa
Ma di dentro c'è brace
dentro è tutta un'altra cosa
A che serve respirare
se poi l'aria è viziata
A chi importa più il vento
se da me ti ha rapita
Se solo tu fossi
soltanto una fra tante
Se solo il mio cuore
non fosse così pesante
Forse potrei respirare
anche senza il tuo vapore
Forse potrei trasformare
il tuo ghiaccio in tepore
Ma non riesco a farlo
non lo posso accettare
È un dolore infinito
che non so sopportare
Se almeno sapessi
andare anche io a puttane
Se solo io riuscissi
a lavar via il tuo catrame
Forse tu scivoleresti via
come hai fatto dalle mie mani
Ma per ora tu resti qui
salda e senza un domani
Se riuscissi ad estrarti
come un dente cariato
Una protesi al cuore
con un sorriso inventato
Ma il vento trasforma
i miei sogni in paura
Ed è talmente forte
che io non trovo riparo
Mi soffia ormai di dentro
non mi dà pace un istante
Mi colpisce dal centro
con forza devastante
E mi ricorda che il mio fiato
l'ho ormai confuso col tuo
Ed ostinatamente soffia
gridando un nome ... il tuo
Adriano