L'estate è ormai quasi finita, devo ammette che la cosa mi disturba parecchio, quasi quanto le bestemmie ad alta voce della mia vicina o andare in bagno e rendersi conto di non aver nulla da leggere. L'estate sta finendo, proprio ora che la mia pelle cominciava ad avere un colorito decente, nel frattempo per non restare indietro con il lavoro ho deciso di compiere gli anni mentre ero al mare, ed ogni volta sembra sempre un appuntamento con i bilanci, ma che tristezza farli alla mia età poi, la stessa tristezza che provo quando sono fermo al semaforo e noto nella macchian che mi affianca una donna di classe sul macchinone con un bel dito nel naso, o quando entro nel mio bar, accolto dal sorriso del barista e due minuti dopo mi consegna il cappuccino e mi fa lo stesso sorriso e vedo che nel frattempo si è tolto i denti, ma perchè se li è tolti proprio mentre faceva il mio cappuccino
I bilanci, che roba triste, forse adatta a filosofi da quattro soldi, per gente triste perchè non sono mai positivi, perchè in fondo la tristezza ed il dolore ci fanno sentire vivi, abbiamo la necessità di soffrire.
Per fortuna la mia schifosa memoria non mi permette di avere una giusta lucidità nei ricordi e la prosopagnosia è una mezza benedizione.
So che negli ultimi anni la mia apatia è salita di livello e con essa la mia asocialità, ho i capelli più lunghi di quando li avevo corti, ho preso a giocare a basket come un ragazzino, anche le se mie ginocchia mi hanno abbandonato e non riesco a correre provo ancora piacere a fare l'arrogante e umiliare l'avversario anche se è un bambino. Ho perso la verginità, un orologio, un pettine e forse un dente. Mi sono comprato tante magliette fighissime e di tutta la mia esistenza non ho salvato nulla, nemmeno me.
Quindi dopo aver constatao che i bilanci sono inutili, non posso che pensare al domani, per ora i progetti per il futuro sono due: andare a comprare i lacci nuovi delle scarpe e conquistare il mondo.
i wannabe Amanda Lear