Che cos'è la vertigine?
Paura di cadere?
Ma allora xché ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera?
La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, ci alletta.
È il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura.
Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere -
Non sminuire le passioni della gente
soltanto perché non rispecchiano le proprie.
🤷♀️🤷♀️
Quando il corriere me lo consegnò pensai che era stata una follia quell'ordine.. stavo aprendo il pacco con mio marito presente e come una bambina che scarta il suo regalo la mattina di Natale gli spiegavo cosa fosse, lo vidi che alzò gli occhi in aria come x dire "ci risiamo.. altra roba iniziata e mai finita che andrà a finire in fondo ad uno scatolone" invece disse solo "tempo due giorni, t'innamorerai di qualcos'altro e questo nn lo finirai mai". Più o meno la stessa cosa.. lo conosco troppo bene (e lui conosce troppo bene me).
Man mano che tiravo fuori il contenuto buttavo l'occhio sul marito di fianco che se ne stava lì con le braccia conserte aspettando che ammettessi la sua teoria..
Stava bene ad aspettare lui!!
Contenuto? Una tela adesiva con un nostro ritratto, pinzette una penna e 50.000 piccoli diamantini suddivisi x colore in bustine di plastica.
Il pomeriggio mi misi subito a lavoro.
Più andavo avanti nei giorni e più mi piaceva.. ci passavo nottate intere e spesso veniva a chiamarmi x farmi andare a letto e x nn stancare troppo gli occhi.
Dopo neanche un mese attaccai 48.160 diamantini.
Ne è uscito fuori un piccolo capolavoro di cui vado veramente fiera, che poi ho fatto incorniciare ed ora se ne sta in bella vista sulla parete della sala.
Ora mi è tornata la voglia di farne un altro.. ma sono giorni che guardo le nostre foto e nn riesco a decidere quale fare.. 🤔🤷♀️
🔥 𝔏'𝔲𝔬𝔪𝔬 𝔞𝔳𝔯𝔞' 𝔭𝔲𝔯𝔢 𝔰𝔠𝔬𝔭𝔢𝔯𝔱𝔬 𝔦𝔩 𝔣𝔲𝔬𝔠𝔬... 𝔪𝔞 𝔩𝔞 𝔡𝔬𝔫𝔫𝔞 𝔥𝔞 𝔰𝔠𝔬𝔭𝔢𝔯𝔱𝔬 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔤𝔦𝔬𝔠𝔞𝔯𝔠𝔦! 🔥
🔥 🔥
Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova.
Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla.
- C. Bukowski
Oggi ero qui.. un paradiso.. peccato nn poterci vivere x sempre...
A BONAAAAAAAAAAAAAAAAAA
L'ho ritrovata la mia "maghinina"
Andiamo a farci un giro?? 🤣
Forse vi sono momentini minuscolini di felicità,
e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte.
La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza.
╰☆╮
Totò a Oriana Fallaci
Stamattina mi è successa una cosa strana assai 😁
Inizia giorni fa, quando mi arriva una comunicazione da parte di Amex... e come al solito io e il marito su fronti differenti su come interpretare il contenuto.
Stamattina mi decido a chiamare il numero verde e dopo vari numeri da cliccare nei tanti menù mi risponde un simpatico Mario.
Dalla voce sicuro è un bel ragazzo, biondo e con gli occhi nocciola, alto più o meno 1,80 con mani belle e curate. Indossava una camicia azzurra, un paio di jeans chiari, scarpe blu ed un orologio in acciaio col quadrante blu.
Vabbè... 😅🤭😏
Dopo i soliti convenevoli di circostanza gli chiedo delle cose che nn hanno nulla a che fare con la comunicazione ricevuta e mi risponde in maniera molto simpatica ed esaustiva.
Arriva il momento del motivo della mia chiamata.. gli espongo il 'problema' in merito alla lettera, sottolineando e rimarcando bene i due pareri differenti.. dopo aver ascoltato pazientemente, dalla parte del telefono si sente una risatina.. (e madonna quant'è bello quel sorriso!!)... e mi fa: "Federica è come dice lei glielo dica a suo marito" ed io sorridendo e gongolando: "ah menomale va.. una volta tanto ho ragione io" e qui il bello e simpatico Mario: "siamo noi maschietti che nn vogliamo darvi soddisfazione di sentirvi dire che avete ragione, però lo sappiamo" poi è seguito qualche altro minuto di piacevole botta e risposta riguardo la lettera, qualche battuta ancora su uomini che vogliono sempre avere ragione e donne che glielo lasciano credere e alla fine i saluti.
La cosa strana di cui parlavo all'inizio?
Sentire un uomo dire che le donne hanno il più delle volte ragione è cosa strana assai... ma sentirlo dire nel modo in cui lo ha detto il bel Mario mi ha messo allegria.. ed il fatto che nel mio immaginario sia anche figo è del tutto relativo.
Vivo
in
quella
solitudine
che
e'
penosa
in
gioventu',
ma
deliziosa
negli
anni
della
maturita'.
- A. Einstein -
"Contraddittoria, stravagante e compassionevole.
La donna acquario è una contraddizione ambulante.
Un minuto è estroverso e socievole ed è disposta a condividere i suoi pensieri col mondo, e nell'altro è un lupo solitario nascosto nella sua tana segreta.
Le donne dell'acquario sono misteriose e difficili da capire."
Ora nn so esattamente chi l'abbia scritto, ma questo qua c'ha capito bene ed io confermo tutto 😏
Vai, Pensiero vai
Vai via da qui
E non tornare più
L'unica cosa a cui posso pensare
È solo la cenere
E già che sono qui
Ti dico un po' di più
Non è lo specchio a far vedere
Quanto bella sei
Truccarti servirà
Ma dentro resterai
Come sei
Come sei
https://youtu.be/l6EedtrcRPM
Bisogna sempre essere ubriachi.
Tutto qui: è l’unico problema.
Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena
e vi piega a terra,
dovete ubriacarvi senza tregua.
Ma di che cosa?
Di vino,
di poesia o di virtù:
come vi pare.
Ma ubriacatevi.
E se talvolta, sui gradini di un palazzo,
sull’erba verde di un fosso,
nella tetra solitudine della vostra stanza,
vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita
o scomparsa,
chiedete al vento,
alle stelle,
gli uccelli,
l’orologio,
a tutto ciò che fugge,
a tutto ciò che geme,
a tutto ciò che scorre,
a tutto ciò che canta,
a tutto ciò che parla,
chiedete che ora è:
e il vento,
le onde,
le stelle,
gli uccelli,
l’orologio,
vi risponderanno:
– È ora di ubriacarsi!
Per non essere schiavi martirizzati dal tempo,
ubriacatevi,
ubriacatevi sempre!
Di vino,
di poesia o di virtù,
come vi pare.
(Charles Baudelaire)
Ero adirato col mio amico,
Dissi la mia ira, la mia ira finì;
ero adirato col mio nemico,
non la dissi, la mia ira crebbe.
E l’ho bagnata di timori,
notte e giorno con le mie lacrime,
e le ho dato il sole di sorrisi
e dolci ingannevoli astuzie.
Ed è cresciuta sia di giorno che di notte,
finché ha portato una mela luminosa;
ed il mio nemico la vide risplendere,
e seppe che era mia.
E penetrò nel mio giardino
quando la notte aveva velato il cielo;
nella mattina lieto vedo
il mio nemico steso morto sotto l’albero.
- William Blake 1794 -
Ora conteremo fino a dodici
e tutti resteremo fermi.
Una volta tanto sulla faccia della terra,
non parliamo in nessuna lingua;
fermiamoci un istante,
e non gesticoliamo tanto.
Che strano momento sarebbe
senza trambusto, senza motori;
tutti ci troveremmo assieme
in un improvvisa stravaganza.
Nel mare freddo il pescatore
non attenterebbe alle balene
e l’uomo che raccoglie il sale
non guarderebbe le sue mani offese.
Coloro che preparano nuove guerre,
guerre coi gas, guerre col fuoco,
vittorie senza sopravvissuti,
indosserebbero vesti pulite
per camminare coi loro fratelli
nell’ombra, senza far nulla.
Ciò che desidero non va confuso
con una totale inattività.
È della vita che si tratta…
Se non fossimo così votati
a tenere la nostra vita in moto
e per una volta tanto non facessimo nulla,
forse un immenso silenzio interromperebbe la tristezza
di non riuscire mai a capirci
e di minacciarci con la morte.
Forse la terra ci può insegnare,
come quando tutto d’inverno sembra morto
e dopo si dimostra vivo.
Ora conterò fino a dodici
e voi starete zitti e io andrò via.
Pablo Neruda
Erano appena le 5 di una mattina qualunque, la notte appena trascorsa aveva piovuto abbondantemente e quella mattina dal finestrone semi aperto entrava una piacevole brezza fresca, tirai su il lenzuolo che come al solito durante la notte era finito in fondo al letto. L'altra metà del letto era vuota e pensai che probabilmente mio marito si era addormentato sul divano guardando la tv come accadeva spesso.. oppure era già uscito x andare a lavoro. Presi il telefono sul comodino di fianco e lo chiamai, una musichetta odiosa confermò il mio primo pensiero, il più ovvio.. chiusi e mi voltai lentamente dall'altra parte. La sera prima mi dimenticai di tirare una parte di tenda, borbottai qualcosa a proposito xchè nn mi è mai piaciuto svegliarmi con la luce del giorno ma con la stanza in penombra dovuta ai tendaggi rossi.. che creano, secondo me, l'atmosfera giusta per starsene a sonnecchiare tranquilla mentre l'esterno inizia a prendere vita. Sulla parete di fronte c'era Gino, il mio gechino che da anni vive in casa mia, abbiamo stretto un patto la prima volta che l'ho visto, lui nn da fastidio a me ed io nn do fastidio a lui.. e così è sempre stato. Quella mattina, come ogni mattina, me ne stavo beata sotto le lenzuola a pensare ai miei programmi del giorno, avevo da fare delle commissioni che mi avrebbero portato via tutta la mattina, sarei tornata giusto in tempo per preparare il pranzo, dopodiché avrei guardato i due episodi di The Vampire Diaries che ormai conosco a memoria e poi avrei dedicato una parte del pomeriggio alle pulizie in casa. Mentre pensavo a tutto ciò mi accorgo che Camilla, la gatta Thai nata da una gatta rossa e un gatto bianco pezzato nero, col suo pancione si era arrampicata sulla zanzariera delle grate e guardava curiosa dentro la stanza con quei suoi occhi azzurri come il cielo. La osservavo con gli occhi socchiusi, misi gli occhiali x vederla meglio e quando si accorse che ero lì iniziò quel suo miagolio che fa ogni volta che chiede la pappa, come se nn mangiasse da chissà quanto tempo. Nel giro di un paio di minuti ecco che arriva Claudia, sua mamma, una tigre rossa dagli occhi di un verde brillante e la coda folta che trovai in un angolo x strada piccola e impaurita qualche anno fa.. con un balzo si arrampica anche lei fino a metà zanzariera ed inizia anche Claudia a miagolare. Nel frattempo di Gino neanche più l'ombra. Mentre le rassicuravo che presto mi sarei alzata e avrei dato loro la pappa arriva anche Bonnie, nera come il carbone ed occhi gialli, brillanti come il sole.. di tutti i gatti che ho avuto è la più dolce ed affettuosa.. fu lei a trovare me qualche settimana dopo che portai Claudia a casa, si nascose dentro l'auto e solo durante il tragitto verso casa ci accorgemmo della sua presenza.. il giorno dopo misi un annuncio ma nessuno la reclamò e da allora divenne parte della famiglia anche lei. Erano tutte e tre arrampicate sulla zanzariera, pensai che se si fosse svegliato mio marito e le avesse viste tutte lì avrebbe iniziato ad urlargli contro e una volta scese sarebbe andato di fuori a riempire la ciotola di crocchette in segno di scuse.. e mi venne da sorridere. Sotto il finestrone c'è un piccolo prato con una pianta di ulivo, i rami in alto oscillavano ma di vento neanche l'ombra.. guardando bene vidi Bim, Bum e Bam, i tre piccolini, figli di Bonnie, neri neri e solo uno con una macchietta di pelo bianco sotto il collo, che giocavano tra i rami cercando di nn perdere l'equilibrio e cadere di sotto. Ne mancava solo una all'appello.. Emma, ha un paio di mesi ed è figlia della seconda cucciolata di Claudia.. Emma è nera con delle macchiette arancio e metà musetto bianco.. è un po' restia alle coccole e assai rompiballe e dispettosa.. ma è piccola ancora e col tempo cambierà. Intanto Gino è tornato e se ne sta immobile dentro lo spicchio di un raggio di sole che riflette sulla parete. Le gatte miagolano ancora, reclamano a più nn posso la loro pappa fino a quando arriva il vocione di Rex, il pastore tedesco, mi volto e puf.. sparite tutte! Evidentemente si era rotto le balle col loro estenuante miagolio. Decido di buttarmi fuori dal letto, infilo una maglia e vado verso la cucina, guardo nello spioncino della porta d'ingresso e delle gatte nulla.. giro la chiave nella toppa ed eccole lì.. Bonnie, Claudia, Camilla, Bim, Bum, Bam ed Emma, tutti intorno alle loro ciotole, le riempio e torno in casa. Guardo invidiosa lui che dorme beato sul divano, io al posto suo poi mi alzerò come una che è stata investita da un'auto.. ma lui no.. lui si sveglierà fresco come una rosa.. mistero! Erano appena le 5:30.. preparo la mia tovaglietta di Brontolo, fette biscottate con marmellata di pesche e caffè espresso.. prendo tutto e torno di fuori.. mi siedo sotto il portico.. l'aria profuma di pioggia, di cemento ed erba bagnata, qualcuno, e so anche bene di chi si tratta, durante la notte si è divertito a scavare tra i miei fiori nell'aiuola lasciando le sue tracce feline anche sull'acquario delle ninfee. C'è silenzio intorno, solo qualche uccellino e il rumore delle crocchette che scricchiolano tra i denti affilati dei gatti. Anche quella mattina, come al solito, mangerò le mie fette biscottate diventate ormai mollicce per la marmellata e berrò il caffè freddo.. distratta dai pensieri e dalla vista di ciò che mi circonda..
𝓢𝓲 𝓹𝓮𝓻𝓭𝓸𝓷𝓸 𝓲𝓷 𝓾𝓷𝓪 𝓹𝓸𝔃𝔃𝓪𝓷𝓰𝓱𝓮𝓻𝓪
𝓶𝓪 𝓱𝓪𝓷𝓷𝓸 𝓵𝓪 𝓹𝓻𝓮𝓽𝓮𝓼𝓪 𝓭𝓲 𝓼𝓹𝓲𝓮𝓰𝓪𝓻𝓽𝓲 𝓲𝓵 𝓶𝓪𝓻𝓮
Lei è un cretino!
Si informi!
Si convinca!!!
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